Concetti e idee

concetti generali del concorso “Di.segno In.forma”

«I temi artistici proposti traducono la cultura del sociale in arte sociale, ossia la passione artistica al servizio della comunicazione su temi collettivi attuali.

Questo percorso di arte sociale è strutturato mediante la creatività e il dialogo esperienziale giovanile, per promuovere quello individuale e collettivo.

L’arte sociale, impiegata nella sua forma espressiva, è scelta come strumento di aggregazione, di confronto intergenerazionale, di trasformazione e inclusione che porge spunti e riflessioni capaci, nella condivisione e co-creazione, di mettere radici e far crescere nuove visioni anche in luoghi apparentemente poco fertili.

L’arte sociale, in quanto canale artistico di espressione a livello personale, relazionale ed emozionale, è solita creare scenari nei quali il pubblico viene invitato a interagire. Il completamento del lavoro artistico proposto consiste infatti nella comunicazione interiore che coinvolge i visitatori delle esposizioni con l’artista e il contesto.»
(Barbara Turcolin – progettista culturale)

I disegni premiati e selezionati per ogni categoria, viste le loro finalità di tipo didattico-sociale andranno esposti in luoghi sensibili ai temi trattati, quali gli spazi di strutture ospedaliere.

«Contesti dai quali passano persone che possono essere in uno stato di disagio e trovarcisi per la cura, la guarigione e la riabilitazione.

La visita all’esposizione artistica diventa allora un’occasione importante per ricordare che ognuno di noi ha un/una bambino/a interiore, per cui questi disegni fatti da bambini e ragazzi offrono alle persone l’opportunità di fermarsi a riflettere sulla propria “interiorità bambina”.

In quanto nella vita quotidiana e frenetica non si dedica spesso del tempo ad ascoltare questa parte infantile ed innocente, fonte invece di energia dal nostro inconscio in forma di emozioni.

Il disegno è fondamentale per bambini e ragazzi perché la creatività è la loro modalità di espressione tipica, come per gli artisti, mentre gli adulti generalmente verbalizzano.

A partire da questi presupposti il disegno diventa punto di relazione interiore con sé stessi e oggettivazione dello stato d’animo per una comunicazione condivisa.

Il disegno rappresenta attraverso i tratti, le figure e i colori di un mondo interiore che viene donato a chi guarda, allo sguardo dell’altro e per questo è “Evento di Relazione” e “Gesto che Cura”.

Il contatto tra generazioni diverse annulla le distanze, grazie all’occhio che guarda e fonde i due orizzonti, quello del giovane artista con quello di chi lo com-prende, portandolo con sé.» (Lia Zulianello – psicologa)